configurare l’indirizzo IP su Ubuntu

Ben ritrovati!
In questo articolo affronteremo il problema di configurare l’indirizzo ip su Ubuntu.
Questa procedurea è stata provata su Ubuntu Server versione 16.04.3 LTS. e 18.04 LTS entrambi a 64 bit.
Come già detto in altre occasioni nulla vieta che quanto detto valga anche per altre versioni, passate e future, però pesate ogni passaggio perchè ci possono essere differenze anche sostanziali.
Let’s dive in!

Normalmente il programma di installazione imposta l’interfaccia di rete in modo che acquisisca l’indirizzo ip in maniera automatica.
In alcuni casi, specialmente nelle installazioni server, si desidera indicare manualmente tale parametro o comunque effettuare delle variazioni sulla configurazione.

Per fare ciò, la prima cosa da fare una volta entrati nel sistema dalla console è identificare il nome del dispositivo della scheda di rete che vogliamo configurare, quindi con il comando:

sudo lshw -class network
Visualizziamo l’elenco delle schede di rete presenti nel nostro sistema e una volta identificato il nome della scheda che vogliamo configurare dobbiamo procedere diversamente a seconda della versione.
Se abbiamo la versione 16.04.3 LTS editeremo il file /etc/interfaces con il comando:
sudo vi /etc/network/interfaces
Non dimenticate di usare sudo poiché il file non è editabile dai poveri mortali.
normalmente troverete qualcosa del tipo:
auto eth0
iface eth0 inet dhcp

Che dovrà essere invece trasformata in qualcosa del tipo:

auto eth0
iface eth0 inet static
address 192.168.1.100
netmask 255.255.255.0
network 192.168.1.0
broadcast 192.168.1.255
gateway 192.168.1.1
dns-nameservers 192.168.1.1 192.168.1.254 8.8.8.8
dns-search miodominio.local
Nella più recente 18.04 invece dovremo editare il file presente nella directory /etc/netplan (ce ne potrebbero essere più d’uno) nel mio caso:  50-cloud-init.yaml che da un sempplice:
network:
  version: 2
  renderer: networkd
  ethernets:
    enp0s3:
      dhcp4: no
      dhcp6: no
    enp0s8:

diventerà

network:
  version: 2
  renderer: networkd
  ethernets:
  enp0s3:
    dhcp4: yes
    dhcp6: yes
  enp0s8:
    dhcp4: no
    dhcp6: no
    addresses: [192.168.0.10/24]
    gateway4: 192.168.0.1 
    mtu: 1480 
    nameservers: 
      addresses: [8.8.8.8,8.8.4.4]

ognuno chiaramente dovrà cambiare i valori numerici in base alle proprie esigenze.
Una ricerca su google vi suggerirà il nome del parametro che avete bisogno di modificare anche se non è presente fra quelli che vi abbiamo portati ad esempio.

per ubuntu 18.04 la “renderizzazione” della rete viene gestita, normalmente, da “networkd” per i server mentre per i desktop viene usato: “NetowrkManager”, in quest’ultimo caso il file .yaml sarà qualcosa del tipo:

network: version: 2
 renderer: NetworkManager

Demandando di fatto alla gui del deskto l’intera gestione.

Una volta fatti i cambiamenti voluti per applicarli potete fare ripartire la macchina o più semplicemente il solo sottosistema di rete con il comando:

sudo /etc/init.d/networking restart

oppure con il più moderno (per la versione 18.04)

sudo netplan apply

Attenzione però che se si dovesse verificare un errore nello script (per la legge di Murfy) la rete non funzionerà più quindi se siete collegati via rete ad una macchina distante qualche centinaio di chilometri pensateci un paio di volte prima di farlo.

A questo punto, per ottimizzare il sistema, se pensate che userete solo indirizzi ip statici, si può rimuovere la parte client del protocollo dhcp con il comando:

sudo apt-get remove dhcp-client

Alla prossima
Andrea

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