Il problema degli allegati winmail.dat

Microsoft Outlook, alle volte, invia i messaggi di posta elettronica tramite  il formato “Transport Neutral Encapsulation Format” abbreviato in: “TNEF”.
Molti programmi non riconoscono questo formato (uno per tutti: ThunderBird) e quindi espongono all’utente i dati ricevuti mettendoli in un file chiamato winmail.dat (dati della posta di windows).
Può anche succedere di vedere degli allegati con nomi quali: ATT0008.dat oppure ATT00005.eml ed altri ancora…
Per verificare se un vostro messaggio di posta elettronica ha il problema appena esposto è sufficiente visualizzare il messaggio in formato testo (dovreste riuscire a trovare nascosto da qualche parte un comando del tipo: “View\Message source”) una volta riusciti nel vostro intento cercate una riga che abbia le seguenti parole ( questa riga è detta anche “MIME header”):

Content-Type: application/ms-tnef;

Se la trovate allora vuol dire che nel vostro messaggio c’è allegato un file di questo tipo e che il vostro programma di gestione della posta elettronica, non riuscendo a gestirlo, lo inserisce in un generico file chiamandolo winmail.dat (od uno degli altri nomi che abbiamo illustrato qualche riga addietro).
Ovviamente i vostri dati non sono andati persi, per recuperarli ci sono un sacco di estensioni e/o programmi di utilità che potete recuperare dopo una breve ricerca su internet.
Se volete risolvere velocemente il problema perché il vostro cliente ha urgenza di ricevere un dato file allora provate a inserirlo in un file zip e rispedirlo: molte volte basta a risolvere il problema.
Per evitare che Outlook generi questi tipi di allegati è necessario disabilitare la possibilità di usare l’ RTF (Rich Text Format) per la composizione dei messaggi di  posta elettronica: normalmente questo si ottiene  dal menu “Tools\Options\Mail format\Internet Format”,  ovviamente le versioni di Outlook sono numerose per cui non seguite le indicazioni alla lettera ma usatele come traccia per arrivare al vostro obiettivo.

Ci vediamo

Andrea Adami

Far funzionare i tasti “fn” del notebook Asus

logo ubuntu

Sul mio notebook Asus UX501J, i tasti fn, quelli che si attivano premendo prima il tasto fn e contemporaneamente un tasto funzione da f1 a f12, funzionano senza problemi su Windows ma una volta installato Ubuntu 16.04 ho avuto problemi con i tasti fn-F3 e fn-F4 che corrispondono alle funzioni di diminuzione e aumento della luminosità del pannello LCD.

Nel mio caso sono riuscito a risolvere modificando il file grub con il comando: Leggi tutto “Far funzionare i tasti “fn” del notebook Asus”

Installare PgAdmin 4 in server mode

pgAdmin 4 fin dalla sua comparsa non ha entusiasmato nessuno per le performance, anche perchè lo si usava nello stesso modo di pgAdmin III.

La mia personale considerazione è che il gruppo di sviluppo di pgadmin abbia creato la possibilità di far funzionare pgAdmin come applicazione desktop per dare il tempo di capire che invece va’ usato come un’applicazione web.
Vediamo quindi come installarlo “nativamente” e poi ciascuno farà le proprie considerazioni. Leggi tutto “Installare PgAdmin 4 in server mode”

NGINX utility per la gestione dei siti

Nonostante NGINX somigli molto a Apache come struttura di directory di configurazione si sente la mancanza di quei piccoli comandi a cui ci ha abituato per abilitare e disabilitare un sito per elencare i siti disponibili ecc..
Girando per il web ho trovato questa utility da github a questo indirizzo:

https://github.com/pyghassen/nginx_modsite

potete scaricarla e metterla, ad esempio su:

Metti su /usr/local/sbin/nginx_modsite

Non è specificato nulla riguardo alla licenza ma visto la maniera in cui è pubblicata si può desumere che l’autore la voglia condividere.

Lanciando il comando senza parametri viene visualizzato un testo di aiuto a cui non è necessario aggiungere nulla:

Usage: nginx_modsite [options]
Options:
 <-e|--enable> <site> Enable site
 <-d|--disable> <site> Disable site
 <-l|--list> List sites
 <-h|--help> Display help

If <site> is left out a selection of options will be presented.
 It is assumed you are using the default sites-enabled and
 sites-disabled located at /etc/nginx.

Buon divertimento

Andrea

Installare l’ultima versione di Python

Per installare l’ultima versione di python su ubuntu 16.04 LTS basta impartire i seguenti comandi:

sudo add-apt-repository ppa:jonathonf/python-3.6
sudo apt-get update
sudo apt-get install python3.6

Facile no ?

Per altre distribuzini linux la sintassi potrebbe differire ma i concetti restano gli stessi, per Windows ci sono i pacchetti di installazione per cui basta seguire le indicazioni che vengono date di volta in volta

Andrea

Ubuntu 16.04 LTS: Installare l’ultima versione di Nginx

Non sempre nei repository ufficiali abbiamo l’ultima versione di Nginx, i motivi sono da ricercare nella politica delle varie distro riguardo la gestione dei pacchetti e questo non è il momento di discuterne diciamo che è così e vediamo come rimediare:
Quello che dobbiamo fare è aggiungere i repository del PPA di ubuntu che si occupa di rimediare alla faccenda, pèossiamo aggiungere i repository direttamente nel file:

sudo add-apt-repository ppa:nginx/stable
sudo apt-get update

Ricordiamo di aggiornare la cache dei nostri repository con:

sudo apt-get update

A questo punto l’installazione è come al solito:

apt-get install nginx

Alla prossima

Andrea