Linux: Come calcolare lo spazio occupato da file e directory

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Vi siete mai chiesti come sapere lo spazio occupato da una directory ?

La risposta è il comando du la sintassi è la seguente:

du [OPTION]... [FILE]...
du [OPTION]... --files0-from=F

Per visualizzare la dimensione di una directory specifica usate la sintassi:

du /tmp

Il risultato dovrebbe essere (versione permettendo) simile a questo:

9	/tmp/.font-unix
27	/tmp/snap-private-tmp/snap.snap-store/tmp/.snap/snap/snap-store
36	/tmp/snap-private-tmp/snap.snap-store/tmp/.snap/snap
9	/tmp/snap-private-tmp/snap.snap-store/tmp/.snap/var
9	/tmp/snap-private-tmp/snap.snap-store/tmp/.snap/usr/lib
18	/tmp/snap-private-tmp/snap.snap-store/tmp/.snap/usr
72	/tmp/snap-private-tmp/snap.snap-store/tmp/.snap
9	/tmp/snap-private-tmp/snap.snap-store/tmp/.X11-unix
90	/tmp/snap-private-tmp/snap.snap-store/tmp
99	/tmp/snap-private-tmp/snap.snap-store
... (omissis)
521	/tmp

Come potete notare il numero con cui si esprime lo spazio occupato non ci è molto familiare, semplificando sono il numero dei blocchi occupati dal file, la cosa è un po’ più complessa ma trattarla ora farebbe confusione.

Quello che c’è da sapere è che se vogliamo vedere la dimensione del file espresse nelle più comuni unità di misura (kb, mb, gb) tutto quello che dobbiamo fare è specificare, sulla linea di comando, il parametro -h:

du -h /tmp

Vedremo quindi qualcosa del tipo:

9,0K	/tmp/.font-unix
27K	/tmp/snap-private-tmp/snap.snap-store/tmp/.snap/snap/snap-store
36K	/tmp/snap-private-tmp/snap.snap-store/tmp/.snap/snap
9,0K	/tmp/snap-private-tmp/snap.snap-store/tmp/.snap/var
9,0K	/tmp/snap-private-tmp/snap.snap-store/tmp/.snap/usr/lib
18K	/tmp/snap-private-tmp/snap.snap-store/tmp/.snap/usr
72K	/tmp/snap-private-tmp/snap.snap-store/tmp/.snap
9,0K	/tmp/snap-private-tmp/snap.snap-store/tmp/.X11-unix
90K	/tmp/snap-private-tmp/snap.snap-store/tmp
99K	/tmp/snap-private-tmp/snap.snap-store
... (omissis)
521K	/tmp

Se si vuole forzare un’unica unità di misura basta usare: -k per kilobytes, -m per megabytes.

du -k /tmp
du -m /tmp

Per vedere quale directory usa più spazio potresti usare il comando:

du -h --max-depth=1 | sort -hr

La sottodirectory più grande viene visualizata per prima, puoi incrementare la profondità delle directory da considerre con l’opzione: –max-depth parameter.

Il comando du visualizza solo directory e sottodirectory, se volte visualizzare anche i file allora dovete usare il parametro: -a.

du -ah /tmp

Si può inoltre specificare una o più directory a cui si vuole limitare l’analisi:

du -h dir1 dir2

Se vi piace andare subito al sodo potete visualizzare solo il totale con l’opzione: -s.

du -sh /tmp

Avrete in output una sola linea:

521K	/tmp

Ovviamente se, come detto poco fa’, specificate più di una directory sulla linea di comando avrete poi una riga per ogni totale calcolato.

Se volete, alla fine dell’elaborazione, un gran totale basta aggiungere il parametro:-c

du -csh /tmp

Si possono anche escludere dei file tramite una maschera:

du -ch --exclude='*.jpg' | grep total 

il “grep total” server a visualizzare solo le righe di totali

Come sempre potete richiamare l’help completo del comando con:

man du

Ci vediamo alla prossima

Andrea

Come usare una scheda grafica dedicata NVIDIA su ubuntu (20.04)

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Dopo aver accertato che il sistema ha installato i driver dedicati alla scheda grafica in nostro possesso (tramite “software aggiornamenti”) eseguiamo l’applicazione “NVIDIA X server settings”.

una volta partita sulla sinistra della finestra apparirà un profilo chiamato: “Prime-Profiles”.

Quello che ci interessa è nel pannello a destra: infatti qui ci saranno tre scelte:

  • performance mode (NVIDIA Graphics card only)
  • On-Demand mode (per attività di base si usa la scheda integrata mentre per attività più impegantive quella dedicata di NVIDIA)
  • powersaving mode (si usa solo la scheda grafica integrata).

Se vi piace la riga di comando potete usare il comando:

prime-select

con cui potete fare tutto quello che abbiamo visto con “NVIDIA X server settings”.
Lanciato senza parametri visualizzerà un piccolo aiuto per comprendere la sintassi.

Alla prossima

Andrea

Come disabilitare gli avvisi sonori su Ubuntu 20.04

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quando si commette un errore all’interno di una shell ubuntu emette un avviso sonoro (il latrato di un cane nel mio caso) siccome questo avviene frequentemente (ad esempio quando premo il backspace all’inizio della cli) lo trovo estremamente fastidioso.

Per toglierlo basta dare il comando:

gsettings set org.gnome.desktop.sound event-sounds false

Far funzionare i tasti “fn” del notebook Asus

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Sul mio notebook Asus UX501J, i tasti fn, quelli che si attivano premendo prima il tasto fn e contemporaneamente un tasto funzione da f1 a f12, funzionano senza problemi su Windows ma una volta installato Ubuntu 16.04 ho avuto problemi con i tasti fn-F3 e fn-F4 che corrispondono alle funzioni di diminuzione e aumento della luminosità del pannello LCD.

Nel mio caso sono riuscito a risolvere modificando il file grub con il comando: Leggi tutto “Far funzionare i tasti “fn” del notebook Asus”

Installare PgAdmin 4 in server mode

pgAdmin 4 fin dalla sua comparsa non ha entusiasmato nessuno per le performance, anche perchè lo si usava nello stesso modo di pgAdmin III.

La mia personale considerazione è che il gruppo di sviluppo di pgadmin abbia creato la possibilità di far funzionare pgAdmin come applicazione desktop per dare il tempo di capire che invece va’ usato come un’applicazione web.
Vediamo quindi come installarlo “nativamente” e poi ciascuno farà le proprie considerazioni. Leggi tutto “Installare PgAdmin 4 in server mode”

NGINX utility per la gestione dei siti

Nonostante NGINX somigli molto a Apache come struttura di directory di configurazione si sente la mancanza di quei piccoli comandi a cui ci ha abituato per abilitare e disabilitare un sito per elencare i siti disponibili ecc..
Girando per il web ho trovato questa utility da github a questo indirizzo:

https://github.com/pyghassen/nginx_modsite

potete scaricarla e metterla, ad esempio su:

Metti su /usr/local/sbin/nginx_modsite

Non è specificato nulla riguardo alla licenza ma visto la maniera in cui è pubblicata si può desumere che l’autore la voglia condividere.

Lanciando il comando senza parametri viene visualizzato un testo di aiuto a cui non è necessario aggiungere nulla:

Usage: nginx_modsite [options]
Options:
 <-e|--enable> <site> Enable site
 <-d|--disable> <site> Disable site
 <-l|--list> List sites
 <-h|--help> Display help

If <site> is left out a selection of options will be presented.
 It is assumed you are using the default sites-enabled and
 sites-disabled located at /etc/nginx.

Buon divertimento

Andrea