Questo articolo intende mettere il più rapidamente possibile il lettore nella condizione di poter usare il nuovo disco appena acquistato e installato sul proprio pc o portatile.
Di seguito si farà riferimento a comandi da impartire al sistema tramite la linea di comando che nella maggior parte dei casi richiedono i privilegi di un super utente.
Quindi o ci si collega al sistema come root oppure si antepone a quanto indicato il comando sudo.
Quando si aggiunge un disco ad una macchina linux la prima cosa di cui si ha bisogno è identificare il nome che il sistema le ha assegnato.
Sapendo tipo e versione del nostro sistema operativo, il tipo di interfaccia e il numero di dischi si può dedurre il nome che il sistema assegnerà al nostro nuovo disco ma il bellissimo comando:
lsblk
che produce in output qualcosa tipo:
NAME MAJ:MIN RM SIZE RO TYPE MOUNTPOINT
sda 8:0 0 80G 0 disk
├─sda1 8:1 0 243M 0 part /boot
├─sda2 8:2 0 1K 0 part
└─sda5 8:5 0 79,8G 0 part
├─mercurio--vg-root (dm-0) 252:0 0 67,8G 0 lvm /
└─mercurio--vg-swap_1 (dm-1) 252:1 0 12G 0 lvm [SWAP]
sdb 8:16 0 500G 0 disk
└─sdb1 8:17 0 500G 0 part /var/vmail
sr0 11:0 1 635,5M 0 rom
ci indica chiaramente tutti i device a blocchi a nostra disposizione, quali partizioni contengono di che dimensioni e tipo sono e il loro punto di montaggio.
Inoltre con il comando:
lsblk --help
Posiamo avere l’elenco di tutte le informazioni a nostra disposizione oltre a quelle visualizzate per default:
NAME device name
KNAME internal kernel device name
MAJ:MIN major:minor device number
FSTYPE filesystem type
MOUNTPOINT where the device is mounted
LABEL filesystem LABEL
UUID filesystem UUID
RO read-only device
RM removable device
MODEL device identifier
SIZE size of the device
STATE state of the device
OWNER user name
GROUP group name
MODE device node permissions
ALIGNMENT alignment offset
MIN-IO minimum I/O size
OPT-IO optimal I/O size
PHY-SEC physical sector size
LOG-SEC logical sector size
ROTA rotational device
SCHED I/O scheduler name
RQ-SIZE request queue size
TYPE device type
DISC-ALN discard alignment offset
DISC-GRAN discard granularity
DISC-MAX discard max bytes
DISC-ZERO discard zeroes data
Una volta identificato quale nome ha assegnato il sistema al nostro nuovo disco dobbiamo decidere se gestirlo direttamente o tramite il volume manager.
Il volume manager consente una maggiore flessibilità mentre la gestione diretta è sicuramente più semplice ed è per questo che la scegliamo in questo caso.
La prossima decisione riguarda quante partizioni fare sul nostro disco.
Anche qui le scelte possibili sono molte ma noi per semplicità faremo una sola partizione.
La gestione delle partizioni è affidata al comando fdisk che ci mette a disposizione tutta una serie di sotto comandi che possiamo esplorare con il classico:
man fdisk
nel nostro caso dopo aver impartito il comando:
fdisk /dev/sdb
andiamo a premere il tasto ‘n’ e poi accettiamo tutti i valori proposti facendo così la prima partizione primaria contenente tutto lo spazio disponibile.
Digitando poi ‘p’ possiamo controllare quanto fatto e con ‘w’ confermare il tutto scrivendo le modifiche sul disco.
Dobbiamo ora scegliere il file system con cui formattare la nostra partizione.
I file system disponibili in ambito linux sono veramente molti per le più svariate esigenze.
Per memorizare file in un ambiente desktop solitamente un file system di tipo ext4 è appropriato per cui, a meno che non sappiate esattamente cosa state facendo, vi consiglio di formattare la partizione appena creata con un comando del tipo:
mkfs -t ext4 /dev/sdb1
Ora non resta che rendere disponibile il tutto al resto del mondo ‘montando’ il nuovo disco su una directory vuota che possiamo supporre essere: ‘/nuovo_disco’ con un:
mount /dev/sdb1 /nuovo_disco
potete anche decidere di montare il vostro disco su una directory contenente dei dati ma, chiaramente, tali dati dopo l’operazione non saranno più raggiungibili.
Una volta che avete verificato che tutto funziona regolarmente, ad esempio creando e cancellando dei file con i vostri programmi preferiti, probabilmente vorrete rendere il vostro disco disponibile subito dopo l’avvio del sistema senza dover ripetere ogni volta il comando di mount, per fare ciò è necessario modificare il file:
/etc/fstab
ed inserire come ultima riga qualcosa del tipo:
UUID=241484f7-7741-4d82-8723-bc567832c289 /nuovo_disco ext4 defaults 1 2
Come vedete in questo file il disco viene identificato da un UUID (universally unique identifier) per mettere nelle condizioni il sistema di accorgersi se il disco viene fisicamente sostituito in maniera da evitare l’utilizzo di un disco con parametri sbagliati che può portare, nella peggiore delle ipotesi, alla perdita dei dati.
Il suddetto UUID può essere facilmente rilevato con il comando:
blkid /dev/sdb1
Sperando di essere riuscito a fare un qualcosa di utile vi saluto e …
Alla prossima !!!
Andrea